E’ Ottobre, è tempo di mele cotogne!

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E’ Ottobre, è tempo di mele cotogne!

L’ arrivo dell’ autunno porta con sè frutti tanto attesi e paesaggi incantevoli dai colori caldi e intensi.
Le mele cotogne fanno da protagonista in questi mesi ma quanto ne sappiamo in merito?
Molti le ricorderanno grazie alle abitudini dei nonni, altri hanno mantenuto le tradizioni e non ne hanno mai dimenticato le potenzialità. Questo frutto è infatti ben più antico di quanto pensiamo.

Mele cotogne, frutti antichi mai dimenticati

E’ lunga la storia delle mele cotogne ma ve ne riassumiamo origini e curiosità.
Il riferimento più antico è al tempo dei Babilonesi che sembra la coltivassero già 4000 anni fa (in realtà le testimonianze di questa popolazione sono ancora più antiche).

Gli amanti della letteratura e della tradizione artistica Greca ne ricorderanno menzioni e rappresentazioni grafiche. I Greci definivano infatti le mele cotogne come il frutto della fecondità, probabilmente per la loro forma tonica e curvilinea e li utilizzavano come dono agli sposi nel corso delle cerimonie nunziali.
Si legge inoltre di un frutto dal “profumo soave” ma non gradevolissimo da mangiare. Il riferimento alle mele cotogne qui è assai probabile.

Meno romantici i Romani, il cui utilizzo in tavola delle mele cotogne è testimoniato dagli scritti di Catone e Plinio che raccontano di come fossero sempre presenti nelle tavole dei Romani. Il frutto veniva consumato cotto col miele o nella preparazione di una tipica bevanda del tempo.

Le curiosità che non conoscevi sulle mele cotogne

Sapevi che tracce delle mele cotogne si trovano anche nei nomi di alcune città italiane?
Sembra che alcune città debbano il loro nome alla diffusione di questo frutto. Due esempi credibili, Codognè, in provincia di Treviso, e Codogno in Lombardia (provincia di Lodi).

Molti ritengono le mele cotogne come un mix tra la pera e la mela. Altri parlano addirittura di pere cotogne, il che dipende probabilmente dalla forma del frutto.
I tre frutti fanno parte della stessa famiglia, quella delle Rosacee, ma il nome botanico del cotogno è Cydonia Oblonga, della specie Pomoideae.

Mele cotogne: proprietà e benefici

Frutti dalla forma caratteristica, le mele cotogne hanno guadagnato meriti in più ambiti riscoprendo qualità spesso a noi nascoste ma già conosciute in passato.
Niente di nuovo, le mele cotogne ad esempio vengono utilizzate nella produzione di profumatori ambientali esattamente come gli antichi Greci e Romani già facevano sfruttando le potenzialità del loro profumo incisivo e inebriante.

Veniamo alle loro fantastiche proprietà nutrizionali.

Il rilevante contenuto di pectina, grazie alla quale le mele cotogne favoriscono il controllo della glicemia e del colesterolo nel sangue, rende questo frutto ideale per il consumo quotidiano nel periodo di raccolta. Non a caso nel Medioevo i medici consigliavano il loro succo per combattere disturbi intestinali.
Antinfiammatorio, il frutto degli dei è famoso come alleato contro la stitichezza e donatore di minerali fondamenti come il potassio. E’ infatti spesso consigliato come integratore nell’ alimentazione infantile.

Settore beauty? Certo, le mele cotogne hanno visto aumentare il loro impiego anche in questo settore grazie alla capacità di contrastare l’invecchiamento delle cellule e al potere idratante (non avete mai provato il burro per labbra al profumo di mele cotogne?)

Mele cotogne, come mangiarle?

In Grecia il profumo delle mele cotogne resiste ancora nella tradizione culinaria del Paese che ha, tra i piatti tipici, quello della carne di maiale cotta con la mela cotogna.

A causa del sapore acre della polpa cruda, la mela cotogna viene utilizzata in cucina dopo la cottura.
Famoso l’impiego per la produzione di liquori casalinghi ma ancor di più l’utilizzo per confetture e marmellate grazie all’alto contenuto di pectina.
Mostarde e gelatine diventano incredibilmente buone se a base di mele cotogne e come non citare la famosa cotognata?

Noi di Agricola Giorlando non abbiamo mai dimenticato il profumo di questo frutto e in questa stagione autunnale ci inebriamo di quest’essenza durante la produzione di confetture di mele cotogne bio.
Le nostre confetture sono perfette per farcire dolci e crostate e rappresentano una dolce e tradizionale idea regalo per gli amanti della sana alimentazione biologica siciliana.

Mele cotogne: albero di lunga vita

Secondo molti il nome del cotogno, albero delle mele cotogne, deriva da una città dell’antica Creta, Kydonia. Da lì sarebbe poi stato diffuso in Grecia.

La coltivazione di questo albero da frutto ha raggiunto il culmine in Italia negli anni sessanta quando veniva impiegato come dolcificante e i campi di produzione in Italia non potevano di certo contarsi. Il cotogno è un albero di dimensioni ridotte e dalle foglie ovali e grandi e produce un frutto dalla forma tipica coperto da una leggera peluria che si riduce alla maturazione.
A causa del prevalere della distribuzione organizzata e dell’aspetto estetico di questo frutto non proprio attraente, le mele cotogne sono state via via dimenticate e di conseguenza ridotte le coltivazioni del cotogno.

A vantaggio degli amanti della tradizione, il cotogno resiste ancora in alcune parti di Italia, come la Sicilia. E’ qui che portiamo avanti la nostra cura per i cibi naturali del territorio con i nostri prodotti biologici.

Voglia di crostata? Provate questa ricetta di Cake & Fancy a base di mele cotogne. Potete prepararla con mele cotogne o utilizzare la nostra confettura.

 

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